E’ da qualche hanno ormai che anche in Italia, è in vigore la liberalizzazione del mercato dell’energia. Tale rivoluzione, che in realtà era attiva da molti anni nella maggior parte dei paesi civilizzati, ha prodotto un vero e proprio stravolgimento nel settore.
Il passaggio da una situazione di monopolio (servizio pubblico) a una libera concorrenza ha suscitato tutta una serie di timori e preoccupazioni, la maggior parte delle quali però si sono rivelate infondate.
Vediamo nel dettaglio quali sono:
1. Le compagnie petrolifere possono decidere di farsi concorrenza sui prezzi (falzo)
Le compagnie petrolifere hanno influenza sul processo decisionale dell’OPEC, l’organizzazione che tenta di controllare l’offerta di petrolio, e quindi il prezzo, al fine di massimizzare i profitti dei suoi membri.
All’interno dell’OPEC, a ogni nazione membro viene assegnata una quota di produzione. Le compagnie petrolifere internazionali operano indipendentemente dall’OPEC, ma poiché l’OPEC controlla una maggiore percentuale delle esportazioni mondiali di greggio (offerta non consumata dalla nazione produttrice), le politiche dell’OPEC influenzano il prezzo del petrolio in tutto il mondo. Come dimostrato nella figura sopra, se la domanda di un bene aumenta mentre l’offerta rimane costante, il prezzo di quel bene aumenterà (Equilibrium 1 a P1). Mentre le compagnie petrolifere potrebbero beneficiare dei vincoli dell’offerta dell’OPEC, non partecipano al processo decisionale dell’OPEC, e potrebbero facilmente essere danneggiati dalle politiche dell’OPEC se l’OPEC (supponendo che i suoi paesi membri fossero in grado) decidesse di tentare di aumentare l’offerta di petrolio In tutto il mondo.
2. I consumatori possono controllare il prezzo di luce e gas più dei produttori (vero in parte)
Come descritto in precedenza esistono due componenti fondamentali che influenzano il prezzo finale di luce e gas che gli utenti devono pagare:
- Il prezzo di vendita delle materie prime
- Il prezzo che viene aggiunto dai gestori, ovvero tutti coloro che acquistano le materie prime dai fornitori e le trasformano per fornire i servizi di luce a gas agli utenti.
Come descritto nel punto precedente il primo punto non può essere influenzato in nessun modo dall’utente.
L’utente può dunque scegliere il gestore di energia elettrica più conveniente tra quelli attivi sul mercato in quanto essi comprano le materie prime allo stesso prezzo, ma poi hanno discrezionalità di applicare tariffe più o meno conveniente all’utente finale.